L’estate volge ormai al termine e gli italiani hanno ripreso ad interessarsi alle tematiche del proprio Paese, forse stressati ma senza smettere di confidare in una riforma che possa in qualche modo apportare una miglioria alle proprie vite. Proprio su questa lunghezza d’onda pare essere l’ultima dichiarazione del premier Renzi, il quale ribadisce quanto già annunciato in precedenza, ovvero l’imminente abolizione dell’IMU, prevista per il 2016 .«L’Italia ha bisogno di ridurre il carico fiscale, mantenere certo il livello di sociale ma ridurre», ha sottolineato il leader del PD che poi ha annunciato – come detto sopra – il progetto di abolire Tasi (la tassa sui rifiuti) ed IMU.«Nel 2017 ci concentreremo sull’Ires cioè sulle tasse sulle imprese, oggi al 31% per portarla al 24% sotto la Spagna, e poi nel 2018 interverremo sull’Irpef.» ha concluso Renzi.

L’IMU – imposta municipale unica – è un’imposta sul patrimonio immobiliare, voluta dal governo Monti e messa in atto con la c.d. manovra salva Italia. Opposizione e consumatori hanno spesso tacciato questa imposta di iniquità e di porre un freno al mercato immobiliare, è dunque lecito chiedersi se la promessa abolizione darà nuova carica a questo mercato, rimasto a lungo stagnante. Presto comprare un’immobile in Italia potrebbe essere ancora più conveniente.

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